Buon sabato mattina a voi, amici di Educazione Consapevole.
La Primavera mi ha fatto anche quest'anno il consueto regalo: ha fatto sbocciare i papaveri.
I papaveri sono tra i miei fiori preferiti. Ne attendo ogni anno la comparsa perché il solo vederli mi riempie di gioia e di gratitudine.
È impalpabile eppure punge.
È delicatissimo e appassisce in men che non si dica: anche se provate a metterlo in acqua perché resista un poco più a lungo, in breve si lascerà andare.
È un ossimoro vivente, il papavero: talmente fragile e sottile che ogni bava di vento lo scuote, ma così forte nel suo colore vivido e nella sua statura da farlo spiccare in qualunque contesto.
Delicati e sottili. Da trattare con attenzione, senza pretendere che continuino a fiorire se li si strappa da ciò che consente loro di sbocciare, bellissimi e potenti nel loro essere così, "sopra le spighe".
Un solo papavero è in grado di attirare lo sguardo più di centomila fili d'erba verde.
Un solo bambino è in grado di richiamare la nostra attenzione in mezzo ad una folla.
Una carezza a tutti i nostri piccoli papaveri e una forte stretta di mano ai campi dove essi nascono e crescono.
Maria Beatrice
Nessun commento:
Posta un commento