Buongiorno, cari amici di Educazione Consapevole!
Dopo una lunga pausa estiva eccomi a chiudere il trittico dei guestpost iniziato tempo fa; abbiamo parlato di alimentazione e di libri e, oggi, propongo alla vostra attenzione un contributo sul tema dell'educazione musicale dei piccoli.
Conoscete il progetto "Nati Per la Musica", gemello del già più volte citato "Nati Per Leggere"? Se non sapete ancora di che si tratta, vi invito a visitare il sito ufficiale e a navigarlo in lungo e in largo!
La musica è buon cibo per la mente dei bambini, di TUTTI i bambini; è a partire da questo presupposto che si sviluppa il nuovo contributo che ospito con grande piacere sul blog di Educazione Consapevole.
L'autore è Christian Frosio, direttore del Centro di Music Together Milano/Bergamo/Brescia, una bella realtà che propone corsi di educazione musicale per famiglie, che ho conosciuto personalmente e della quale sono (e siamo) entusiasti, per la ricchezza di stimoli che offre a chi la sperimenta e frequenta.
Visitate il sito di Music Together, troverete tutte le informazioni per approfondire e, magari, iscrivervi ai nuovi corsi in partenza in questo mese di Settembre!
Per cominciare, intanto, buona lettura!
"TUTTI
I BAMBINI SONO MUSICALI!
di Christian Frosio
Direttore del Centro Music Together di Milano/Bergamo/Brescia
Ancora oggi, nella cultura occidentale, molte persone considerano la musica come una disciplina per pochi talentuosi. Ancora oggi la maggior parte delle persone pensa di non essere portata e ancor peggio negata per la musica.
Eppure numerose ricerche ed esperienze sul campo dimostrano che la
musicalità è innata in ogni individuo e che può essere sviluppata
in maniera assolutamente naturale e spontanea.
Per far si che ciò avvenga, è importante avere esperienze musicali ricche fin dalla primissima infanzia, fornendo così quel nutrimento necessario affinché il potenziale musicale dell'individuo si sviluppi a pieno e non si atrofizzi.
Potrà
essere rassicurante sapere quindi che tutti
i bambini sono musicali!
L’attitudine
musicale, così come la propensione per
altre discipline, è distribuita nella popolazione nelle stesso modo
in cui è distribuito ad esempio il "talento" nel
linguaggio.
Per comprendere questo facciamo un semplice paragone appunto con il
linguaggio.
Se pensiamo allo straordinario processo per cui il bambino arriva ad
acquisire gli elementi della lingua madre, perfezionandosi ogni
giorno in quel contesto sociale fatto di continua esposizione e
confronto con gli altri, nonché di propria
esplorazione/sperimentazione o interazione giocosa, capiamo come questo processo di apprendimento linguistico in realtà molto
complesso, avviene in maniera del tutto naturale e spontanea,
seguendo un processo informale di apprendimento fatto di esposizione,
imitazione, confronto.
Lo stesso discorso si può (e si deve) applicare alla musica, per cui
il bambino acquisisce le competenze musicali di base passando
attraverso diverse fasi di acculturazione ed esposizione, imitazione,
assimilazione e confronto, seguendo un percorso che porta
dall'intonazione dei primi suoni o dal tenere un ritmo costante non
in relazione alla musica dell'ambiente circostante, fino
all'intonazione di melodie su diverse tonalità e all'esecuzione di
frasi ritmiche o filastrocche su diversi tempi, con diversi gradi e
sviluppi della coordinazione ritmica e melodica in relazione alla
musica che si sta eseguendo o sentendo.
Per
rafforzare ancor di più l'idea di questa "musicalità
innata" in ogni individuo,
possiamo fare una citazione da "Formae Mentis" di Howard
Gardner, padre della teoria delle intelligenze multiple su cui
sviluppiamo i contenuti delle attività musicali delle lezioni del
nostro centro Music Together di Milano/Bergamo/Brescia: "Tra
gli Anang della Nigeria, i bambini di una settimana vengono
introdotti alla musica e alla danza dalle madri, mentre i padri
costruiscono piccoli tamburi per i loro figli. I bambini entrano
anche a far parte di gruppi in cui imparano molte abilità culturali
basilari, fra cui il canto, la danza e l'uso di strumenti
musicali.....
....gli
Anang sostengono che tutti gli individui hanno capacità musicali, e
gli antropologi che studiarono questo gruppo non trovarono tra di
loro un solo membro che fosse "non musicale".
Un
ambiente musicalmente ricco in cui gli adulti si pongono come esempio
e modello di partecipazione, pone i
presupposti dello sviluppo musicale del bambino permettendogli di
raggiungere le competenze musicali di base prima dei sei anni,
sviluppando quegli strumenti con cui partecipare attivamente alla
musica della propria cultura (senza subirla passivamente) lontano
dall'idea di performance o esibizione musicale.
Su
questi presupposti si basano i quattro
principi fondamentali della didattica Music Together:
1. Tutti i bambini sono musicali.
2. Tutti i bambini possono raggiungere le competenze musicali di
base.
3. L’esempio e la partecipazione dei genitori o di chi si cura del
bambino, è essenziale per la crescita della sua musicalità.
4. Questa crescita è favorita da un ambiente giocoso, stimolante e
non orientato alla performance musicale, che offre una esperienza
musicalmente ricca ma allo stesso tempo incoraggia la partecipazione
di bambini e adulti.
Le classi Music Together hanno come obiettivo quello di aiutare il
genitore a scoprire o riscoprire la propria musicalità, fornendo gli
strumenti per sostenere lo sviluppo dell'intelligenza musicale del
bambino nella propria quotidianità.
Ogni
trimestre i genitori riceveranno un materiale didattico (libri e cd
in italiano e inglese) con nuove canzoni e attività da scoprire
insieme a lezione. Ogni collezione Music Together include
canzoni tradizionali, originali e filastrocche ritmiche, in varie
tonalità, tempi e stili culturali, così da esporre il bambino ad un
ampia diversità di elementi musicali.
Nelle classi miste, i bambini accompagnati da uno o entrambi i
genitori (o chi si cura del bambino), sperimenteranno melodie e ritmi
provenienti da diverse culture musicali attraverso attività di canto
e movimento, uso di strumenti musicali per bambini e oggetti ritmici
che stimolano il movimento. Le attività saranno guidate
dall'insegnante Music Together con la partecipazione attiva di tutti
i genitori, senza che siano richieste competenze musicali specifiche.
Il tutto viene svolto in un ambiente rilassato che stimola la
partecipazione.
Music Together è un modo per fare musica con i propri figli
divertendosi. Perchè il gioco, non bisogna mai dimenticarlo, è il
motore principale dell'apprendimento non solo per i bambini ma anche
per gli adulti."
Buona Musica a tutti e... a presto (promesso)!
Maria Beatrice
2 commenti:
Lo scorso anno scolastico abbiamo frequentato due trimestri di musica together. Ottima la qualità e il livello! Complimenti al maestro Christian ! Mia figlia (treenne) è molto entusiasta e mi chiede spesso "quando andiamo a musica together?
I CD forniti inoltre ci hanno accompagnato nelle nostre giornate: in macchina, a casa nell'angolo degli strumenti musicali e al momento dell'addormentamento( le ninna nanne sono splendide).
Consiglio questi corsi a tutte le mamme che avendo poco tempo da passare con i propri figli vogliono trascorrerlo in maniera serena, sorridendo, cantando e ballando con i piccoli.
Grazie Francesca per il tuo commento! Chissà perché ma non riesco a rispondere e devo creare un commento nuovo anche io... Ogni tanto la tecnologia è ostile! Music Together è tutto quello che hai detto tu: gioia, entusiasmo, sorrisi. Una medicina contro il grigiore e la fretta indiavolata della vita quotidiana. Grazie per il tuo commento!
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