27 febbraio 2013

Hip hip... UPPA(')!

Buonasera a tutti, carissimi amici! 

Scrivo questo post veloce veloce, quasi di corsa: troppe cose da fare e troppo poco tempo per farle tutte...

Però non potevo lasciare scivolare via silente l'occasione di condividere con voi due letture molto belle che ho avuto modo di fare oggi con il numero di gennaio di UPPA (Un Pediatra Per Amico), rivista che nel complesso apprezzo molto (anche se non sono sempre d'accordo su tutto).

Il primo articolo si trova nella rubrica "Questioni di latte" e si intitola "..., ma di latte saziami"; meraviglioso e breve, questo scritto di Sergio Conti Nibali sull'allattamento a richiesta, in cui afferma che l'essere umano è un mammifero prossimale, strutturalmente fatto per la vicinanza e l'accudimento - appunto - prossimale (cuore-a-cuore, ad alto contatto... chiamatelo come volete: si tratta sempre della stessa cosa!). Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni (ad esempio nei quattro post della mini-saga di "Effetto fascia" e nella conferenza da me tenuta in occasione del Festival della Cultura Psicologica 2012) ma è davvero bello leggere un pediatra che afferma "(...) Il pianto del bambino è sempre l'espressione di una richiesta non accolta da parte dell'adulto; a volte la richiesta non è stata compresa, altre volte viene disattesa per scelta, magari perchè non si vuol "viziare" il bambino. A questo proposito è utile ricordare come sia importante per il benessere psichico del bambino essere accudito da genitori che accolgono i suoi bisogni, che mostrano di comprenderli e che si adoperano per dare risposte pertinenti" (pag. 14, UPPA, Anno XIII n. 1/2013). Last but not least, mi ha fatto un enorme piacere vedere in questa pagina anche una vignetta tratta da  "Allattare è facile" della cara Giorgia (Cozza).


Il secondo contributo è lo "Speciale: perchè piangono i bambini" (pagg. 20-31, UPPA, ibidem) di Costantino Panza: ancora immagini di primati accudenti e di cuccioli in fascia. La storia del genere umano e del motivo per cui il pianto esiste, va decisamente ascoltato e "affrontato" di petto. Morbido, però. Un petto materno - allattante o meno - con un cuore dentro. E una fascia intorno. 

Ecco: il post "veloce veloce" ha richiesto un'ora per essere scritto... dato che una cucciola d'uomo di nemmeno 11 mesi mi ha ricordato un paio di volte che anche io, la sua mamma, sono un mammifero prossimale. E anche lei, decisamente, lo è. 

Buona notte a tutti!

Maria Beatrice 

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